NIGHT SHIFT 12
SEASON FINALE
PRIMA PARTE
LA
FALENA E LA FIAMMA
Di
Igor
Della Libera
Non era facile togliere la grata dall'interno del condotto.
Sybil ci mise un po' a rimuoverla. Alla fine ci riuscì e la appoggiò nel modo
più delicato possibile. Senza fare rumore si calò nella stanza di Dansen
Macabre. Sapeva che gli uomini delle Avanzate Idee Magiche l'avevano già
controllata e che il guardiano all'esterno era più interessato al suo giochino
che a prestare attenzione a quanto avveniva dietro la porta alle sue spalle.
Si mosse con cautela verso l'armadio dove sapeva che la
compagna teneva i costumi di riserva. Non c'era più Falena, solo Sybil Dvorak.
A lei e agli altri erano stati tolti i loro poteri. A differenza dei suoi
compagni era ancora libera e non incatenata nello studio a sentire i
vaneggiamenti del capo di quei pazzi che imbracciavano fucili con i pentacoli
pronunciando formule magiche. L'attacco era stato improvviso e i suoi amici
erano caduti uno dopo l'altro.
Ogni volta che chiudeva gli occhi rivedeva in vividi
frammenti quanto era successo. Tutto era iniziato con il ritorno dei due gruppi
dalle missioni e con la presenza di quelle strane eroine mascherate che il
Fantasma aveva portato con se dopo la battaglia con L'A.I.M in quella che
continuava a chiamare, con un certo timore, la stanza dei Vaticini.
Lei, Straccione, Dansen e Cowan non si erano presentati a
mani vuote, ma con un manufatto strano probabilmente legato al mistero della
loro casa e che per poco, attraverso un proiettore particolare, non li aveva
intrappolati per sempre nello schermo di un macabro cinema sotterraneo. Una
stanza che il precedente proprietario della villa, un regista senza talento che
era riuscito a comunicare con le energie della casa, aveva creato per mostrare
ai suoi colleghi i film che nessun uomo sano di mente avrebbe mai voluto o
dovuto guardare.
Lupa e Lucciola erano rimaste a guardia del forte. Mentre
la ragazzina che parlava con i morti era riuscita a trovare nello studio del
regista un indizio importante sulla natura di quella villa ammantata di nebbia
e mistero, Lupa si era trovata contro forze oscure e potenti ed era riuscita a
scampare alla morte brutale che era toccata in sorte ai suoi cuccioli, solo
grazie al suo istinto di sopravvivenza e alla sua agilità mannara.
Le due nuove arrivate Moonhuntress e Wicked non ci misero
molto a rivelare le loro vere intenzioni. Erano il cavallo di Troia con cui
quelli dell’A.I.M riuscirono a forzare le difese della casa. Grazie a dei
soppressori di potere, gli stessi che l' A.I.M aveva dato a Corsoni e che per
poco non erano costati la vita ai membri del Night-Shift (Night Shift), erano
tornati ad essere semplici uomini e donne. In quella condizione erano diventati
prede facili degli uomini di Alfa.
Sybil era riuscita però a sfuggire alle maglie di quella
trappola ben congegnata e a sfruttare i condotti dell'aria per muoversi
attraverso la casa. In quei freddi cunicoli era rimasta ad osservare e a
pensare ad una strategia. Il primo passo era procurarsi un abito che gli
avrebbe permesso di combattere e di muoversi.
Quelli che indossava frutto del suo potere come gli altri
nella sua stanza non esistevano più. Fortunatamente la biancheria intima era di
Victoria’s Secret altrimenti adesso sarebbe stata nuda. Non era normale che la
indossasse, il fatto di averlo fatto quella mattina a poche ore dall'attacco
dei nemici e dalla conquista della villa avrebbe dovuto metterla in guardia.
-Non mi ero mai resa conto di quanto usassi i miei poteri
anche per cose semplici come infilare un vestito.- lo disse mentre finiva di
mettersi il costume della danzatrice ipnotica. Si guardò allo specchio. Dansen
Macabre combatteva da sempre conciata in quel modo e Falena fissando la sua
immagine inguainata nell'abito si rese conto di quanto fosse appariscente e di
come certe mosse che la danzatrice faceva per colpire o controllare le menti la
scoprissero più di quanto i suoi abiti modificati dal potere mutante facessero
con lei.
-Dansen è una contraddizione vivente. Ha degli
atteggiamenti da verginella dovuti magari alla cultura del suo paese che
contrastano con questo tipo di look. Non serve certo il pensiero per immaginare
come una è fatta qua sotto- aggiunse tra se tirando il tessuto attillato.
Sculettò vicino allo specchio infastidita dal fatto che la
tuta la stringesse sui fianchi e che soprattutto non c'era nessun tocco magico
per poter allentare quella morsa.
-Quello che devo fare adesso è trovare il modo di
disattivare gli annulla poteri. Forse il tipo fuori dalla porta potrà essermi
utile.
***
Il pentacolo che faceva da mirino sopra la canna del fucile
brillò come la luce di un albero di natale, ad intermittenza. Il soldato capì
che la porta che stava scricchiolando dietro di lui e si stava aprendo
leggermente, nascondeva una minaccia. Non era chiusa, ma non c'era dell'aria a
giustificare quel movimento. La spinse in là con la sua arma tenendo gli occhi,
nascosti dal casco giallo e viola, puntati sulla camera da letto. La ispezionò
rapidamente fino a quando non si accorse dell'armadio aperto e dei vestiti in
terra. La finestra aperta lì vicino sbatteva e le tende si gonfiavano come vele
di una nave.
-Forse mi sbagliavo ed è stato il vento.- commentò tra se.
Il letto di Dansen era coperto da un baldacchino. Non poteva sapere che lì
sopra era in agguato Sybil, pronta a saltargli addosso e stenderlo nel modo più
rapido possibile. Falena era sul punto di colpirlo quando vide il soldato
sporgersi dalla finestra e guardare in direzione del parco della villa.
Fu a quel punto che le tende si animarono e lo aggredirono.
Lo avvolsero, staccandosi dalle sbarre di ottone, e lo trasformarono in breve
tempo in una specie di grosso baco da seta bianco.
Il soldato perse l'equilibrio e iniziò a rotolarsi in terra
per cercare di liberarsi, ma il tendaggio si strinse sempre di più fino a
quando quella trappola di tessuto non gli tolse del tutto il respiro e i sensi.
Sybil vide la tenda allentarsi e lasciare il corpo del soldato. Era svenuto.
Scese a controllare che ci sarebbe rimasto per un bel po'. Vicino al corpo, nel
momento in cui la sua mano si avvicinava al fucile, sentì un soffio nelle
orecchie. Non aria, ma parole.
-Sybil sono io, il Grimm morto. Posso aiutarti a salvare
gli altri.
-Barton?- disse lei non pensando nemmeno per un'istante che
quello non fosse il fantasma del compagno. Quella casa, le avventure che aveva
vissuto l'avevano portata a non dubitare mai più del soprannaturale nel mondo.
-Si. Dopo che sono morto le facoltà di Lucciola mi hanno
permesso di ancorarmi alla villa. E' stata il canale che mi ha riportato qui,
in un posto a me caro. Credo che ci siano questioni non ancora risolte per me.
Mio fratello ha iniziato a camminare lungo un sentiero oscuro...
-Lucciola sapeva e non ci ha detto nulla, perché?
-Gliel'ho chiesto io. Grazie a lei ho fatto dei progressi
nell'utilizzo della mia forma ectoplasmatica, ecco perché sono riuscito ad
imitare i tuoi poteri con quel soldato.
-Un buon lavoro devo dire. Adesso posso mettermi la sua
divisa...
L'energia di Barton le bloccò la mano prima che potesse
iniziare a spogliare il soldato.
-Non puoi. Le divise sono collegate con un sistema di
sicurezza magico. Ho sentito dei tizi che lo dicevano. Qualsiasi cosa accada ad
uno di loro tutti gli altri lo sentiranno. E' come fossero un'unica persona. Se
tu la rimuovi innescherai l'allarme. Ti tocca rimanere in quel body attillato
che, lasciatelo dire da me, sarebbe in grado di resuscitare i morti.
-Barton eri così timido da vivo, mai un'avance e adesso che
non hai più un corpo ti fai avanti.
-Falena non è il momento di scoprire se i fantasmi possono
fare sesso... no non so leggere i pensieri, ma viste le premesse del tuo
discorso.
-Quindi cosa proponi Ghost Grimm?
-Di toglierci di qua. So dove tengono gli annulla potere.
-Hai detto che questi tipi sono come le api con una
coscienza di gruppo...
Barton annuì, ma quello che vide Sybil fu solo una forma
indistinta che appariva come un segnale disturbato davanti a lei.
-Quindi quando l'hai steso avrai sicuramente messo sul chi
va là i suoi amichetti...
Non servì nessuna risposta sibilata nel linguaggio degli
spettri, bastarono i suoni ripetuti di stivali sulle scale e di voci
indiavolate per capire che era il caso di seguire i consigli del fantasma e di
imitarlo nella sparizione dalla camera di Dansen Macabre.
***
-The End, fin, ende, telos e nel linguaggio dei telefilm
questo per voi è il finale della serie.
Alfa teneva le braccia dietro le schiena, una mano dentro
l'altra. Passeggiava così davanti ai Night Shift costretti in ginocchio, senza
poteri e con i soldati dell’A.I.Magiche che puntavano contro di loro i fucili.
Il Fantasma non riusciva ad articolare una frase perché il
collare inibitore gli impediva qualsiasi azione più complessa dello sbattere le
ciglia.
-La gente compra le case, ci va ad abitare senza magari
rendersi conto che le pareti sono troppo sottili e i vicini rumorosi o che il
tubo dell'acqua è vecchio o come nel vostro caso che questa villa non è altro
che la porta di una prigione sotterranea dove dorme un'antichissima creatura.
Un essere così primordiale che un suo sbadiglio può travolgere il mondo.
Lo sguardo dello Straccione era rivolto a Lupa che senza le
sue facoltà rigenerative aveva ripreso a sanguinare e la garza che le fasciava
il petto era diventata in breve tempo rossa. Provò ad alzarsi dalla posizione
del condannato, ma un calcio di fucile lo raggiunse poco sotto la nuca.
-Lupa è ferita... dovete portarla in un ospedale.- disse
prima di incontrare con gli occhi il pavimento.
-Presto ci occuperemo di lei come stiamo facendo con la vostra
Lucciola. Noi abbiamo a cuore lo spazio tempo e se c'è da mettere dei punti ad
uno squarcio creato da un paradosso legato ad un'alterazione della realtà
sincronizzata in un preciso punto del continuum, siamo in prima fila con ago e
filo.
Fece segno ai suoi uomini di prendere la licantropa. Loro
ubbidirono. Lupa non riusciva quasi a muoversi, era sull'orlo dell'incoscienza.
Si trovava in un limbo, un luogo che era ancora più vuoto e inospitale senza i
suoi sensi affinati ad aiutarla a districarsi in quel preludio al nulla.
Cowan era un semplice giornalista, un essere umano i cui
unici impedimenti erano delle manette. Come tale era anche il più adatto a
porre delle domande. Sperava di riuscire a ricavare qualche risposta utile
dalle parole che Alfa vomitava all'interno di discorsi, apparentemente senza
capo ne coda.
-Perché proprio loro due?- chiese indicando il posto prima
occupato da Lupa. C'era solo una macchia di sangue sul raffinato tappeto dello
studio a testimoniare che si era trovata lì.
-Buck Cowan, giornalista in cerca di fama e di qualche
contratto di pubblicazione per i suoi libri. Non credo che ciò accadrà
mai.
Alfa si piegò leggermente verso di lui e gli mise una mano
sul mento. Gli sollevò la testa per guardarlo negli occhi che tradivano rabbia
e impotenza.
-Prima eri interessato ai Licantropi e ad uno in
particolare poi hai convinto il tuo editore ad aprire una rubrica sui Night
Shift. Devo ammettere che è tra le letture più appassionanti che accompagnano i
miei movimenti intestinali. Il frullato di sperma animale di Kraven ha certi
effetti collaterali.
Cowan si tirò indietro e rincarò la dose.
-E' bello sapere di avere dei fan. Se ti interessa ho anche
una pagina facebook.
-Chi non ce l'ha oggigiorno? Anche il mio predecessore ne
aveva una. Anche per certi suoi post sono stato felice di liquidarlo
personalmente e di prendere il suo posto.
-Io non porto una maschera né mi nascondo dietro articolati
e sarcastici giri di parole.
Senza rispondere Alfa si tolse il casco e poi lo appoggiò
sul tavolo di mogano ingombro di carte. Ci mise sopra una mano e rimase lì come
se dovessero fotografarlo. Era glabro, senza barba, baffi e capelli. I tratti
erano quelli di un uomo dell'est ben marcati con delle sopracciglia folte.
Cowan si sforzò di riconoscere qualcuno in quel viso, ma
non trovò nessuno, nella sua banca dati mentale, che vi corrispondesse. Alfa
non si stupì. Probabilmente sarebbe bastato che tirasse fuori una pistola spara
colla perché insieme alla verità emergesse un sorriso storto sulle labbra del
giornalista.
-Contento. Ti aspettavi una rivelazione? Un colpo di scena?
Ci sono sempre nei finali. Ci saranno, ma non adesso e non riguardano la mia
identità.
Tick Tock teneva gli occhi fissi sulle finestre. Oltre, la
notte sembrava un'animale in agguato. Le pupille bianche, perse come il suo
potere di vedere sessanta secondi avanti in ogni realtà possibile. Una cosa
poteva leggerla nitidamente nel suo futuro, se i Night Shift fossero usciti da
quella trappola, lui avrebbe lasciato il gruppo. Troppe volte si era sentito
inerme, spogliato di ogni difesa. Quella era solo l'ultima di una serie
l'ultima goccia e il vaso era traboccato.
-Chi sei?- chiese Dansen Macabre.
-Ad una bella donna non si può certo rifiutare la risposta.
Un tempo ero un criminale di serie b, e lo eravate anche voi. Serie b con il
vizietto dell'omicidio. Adesso cercate di fare gli eroi ma sempre in serie b
siete rimasti. Più di altri potete capire il mio stato d'animo, la mia
situazione. Passavo da uno scontro all'altro con il buffone mascherato di turno
e ogni volta la storia si concludeva con le sbarre della porta di una cella
contro la mia faccia.- Peter si sentì sollevato. Raccontare il passato non lo
faceva più stare male ne acuiva le ferite dell'orgoglio. Si erano rimarginate.
Quasi in modo tronfio concluse.
-Io ero Peter Petruski meglio conosciuto come Pete l'uomo
colla o all'apice della mia non carriera come Trapster. Ma adesso di quei
grotteschi costumi e di quelle armi da fantascienza low budget non rimane più
niente. Peter non c'è più. Solo Alfa il tecnomago supremo.
-E' evidente che da qui nessuno di noi uscirà vivo...-
Cowan guardava ora dritto negli occhi di Peter che rispose calandosi nuovamente
sul volto il casco dell' A.I.Magiche.
-So a cosa stai pensando, che all'appello degli sconfitti
manca Falena. E' in giro per la casa e i miei uomini sono sulle tracce. Ha
colpito uno dei miei, ma così facendo ha innescato l'allarme della sua divisa e
adesso la caccia a quella fastidiosa mutante sta per finire. Senza i suoi poteri
e senza nessuno che possa aiutarla non andrà lontano.
-Perché hai fatto portare via prima Lucciola e poi Lupa?
Una è solo una ragazzina e l'altra ha perso molto sangue... è in fin di vita...
cosa vuoi da loro?
***
Sybil conosceva poco il parco della villa, non sapeva che
ci fosse una cripta semi nascosta dalla vegetazione. Dalla sua posizione vedeva
il marmo della costruzione premere contro i rampicanti e i cespugli che la
ricoprivano. L'ingresso era presidiato da un paio di soldati dell' A.I.M e ora
uno era intento ad accendere una sigaretta all'altro che aveva appoggiato il
casco su una mezza colonna spezzata. Era chiaro che non si aspettavano un
attacco, di certo non uno invisibile come quello sferrato da Barton. Il Grimm
aveva sempre più dimestichezza con il suo potere e ora era in grado di
interagire con il mondo fisico. Sybil nascose dietro la mano un breve sorriso
quando la testa di uno dei soldati cozzò contro quella dell'amico e poi, come
in una comica, svennero sul tappeto di erbacce e pezzi di pietra. Sybil
raggiunse Barton davanti alla porta che era formata da blocchi di marmo. Sulla
chiave di volta era inciso uno strano simbolo che ricordava il disegno
dozzinale di un polipo. Sybil non ci fece caso ed entrò nella cripta. Una parte
era diroccata, ma davanti a lei si vedevano i primi gradini di una scala che
scendeva verso il basso.
-Lì sotto troverai il dispositivo con cui stanno annullando
i vostri poteri. Scoprirai che non tengono solo quello. Devi stare attenta
potrebbero esserci alcuni dei loro agenti potenziati. Ho sentito che li
chiamavano Twilight Shift.
-Un motivo più per prenderli a calci nei denti.
Disse Sybil, ma l'attimo successivo alla dichiarazione di
guerra già non era più convinta del suo piano d'azione e rallentava la discesa
lungo la scala di roccia come se sapesse che lì sotto l'avrebbe attesa la
battaglia più difficile della sua vita. Una battaglia che avrebbe dovuto
combattere senza poteri.
-Non aver paura. Non ti abbandonerò.
-Sapere che un fantasma mi guarda le spalle mi fa sentire
molto meglio.
-Si ti sto guardando le spalle e ammetto anche altro- disse
e Sibyl sentì una mano gelida che le accarezzava il sedere.
-Devo ammettere che questa è la mano più morta che mi
abbiano mai rifilato sulle chiappe.
Una luce viola illuminava il piccolo corridoio e l'ingresso
a volta della tomba. Li incassati nelle pareti che formavano un semicerchio con
al centro l'annullatore di poteri, c'erano i loculi che conservavano i resti di
alcuni delle persone che nei secoli scorsi avevano abitato le mura della villa.
-Scommetto che quello è uno degli agenti potenziati?
Orion teneva le braccia incrociate sul petto e la sua
maschera composta da un unica lastra di acciaio raccoglieva i riflessi viola della
macchina annullatrice.
-Da quello che ho capito ha un tocco della morte, porta
sfortuna e riesce a vedere il male nel cuore delle persone.
-Un ottimo partito- concluse Sybil che stava per rivelarsi
a Orion. All'inizio aveva trovato invadente e fastidioso il vociare del Grimm
nella sua testa, ma in quel frangente, la possibilità di comunicare su un'
altro livello rispetto a quello verbale, l'avrebbe aiutata molto a preparare il
suo attacco. Mentre usciva allo scoperto sapeva che il Grimm si stava muovendo,
come un gelido soffio di vento, verso la macchina deciso a cortocircuitarla con
il suo stesso corpo diafano.
-Specchio specchio delle mie brame...- iniziò Sybil mentre
il suo volto diventava quello di Orion. Era solo un'immagine sull'acciaio
lucido, ma fu come se gli prendesse l'anima.
-Da quando Mefisto mi ha maledetto non posso più toccare
una donna.
-Per fortuna che hanno inventato il sesso virtuale.
Orion non disse più nulla, ma Sibyl era sicura che se
avesse potuto guardare dietro quella maschera senza espressione ci sarebbero
stati due occhi rossi di rabbia e una bocca contratta in un grido. Sybil fece
la ruota e agilmente evitò il tocco letale di Orion. La luce viola non
diminuiva e per quanto si sforzasse il tessuto rimaneva al suo posto. Il Grimm
aveva difficoltà a trovare il filo rosso, pensò, spostandosi dalla traiettoria
degli attacchi di Orion.
-Non vedo malvagità in te solo un grande vuoto. Vuoi
colmarlo con l'amore, ma come me anche tu hai la capacità di far avvizzire
tutto ciò che sfiori. Non realmente, ma l'effetto è lo stesso. Il risultato
anche: una solitudine cupa come un buco nero.
-Ecco perché non leggo mai il mio oroscopo sul giornale...
Sybil mise un piede in fallo e cadde all'indietro. Orion la
sovrastava e ora lei rannicchiata, con le braccia protese in una difesa
disperata, si rivedeva piccola e indifesa dentro la maschera di acciaio.
***
-Semplice no?- sorrise Alfa, mentre sorseggiava da una
cannuccia una bibita gassata.
Cowan aveva di colpo un gran mal di testa. Alfa prese una
sedia e si sedette davanti ai suoi prigionieri.
-Va bene ve lo rispiego. Ultima volta poi voi morirete e io
andrò a risvegliare l'antica creatura e farò in modo che mi obbedisca e mi
spiani la strada per la conquista del mondo.
-Fin qua ci siamo.- disse il Dark Grimm ritrovando la voce
dopo tanto silenzio.
-Questa casa è particolare, è stata costruita sulla tomba
sepolta di un essere dimenticato. Si dice che questa creatura sia il male
originale. Frazioni della sua energia nel tempo hanno dato origine ad altri
esseri mostruosi e terribili. Diciamo che questi sono stati la
materializzazione dei pensieri della creatura, dei sogni che ne hanno popolato
il lungo sonno.- Alfa digitò qualcosa su una pulsantiera legata al polso come
un orologio e una serie di ologrammi lo aiutarono ad illustrare la storia che
stava raccontando- Prima di questa casa c'era un tempio e prima ancora un
obelisco. Tutte le costruzioni avevano la funzione di imprigionare la creatura.
Anche così come già detto la sua forza è emersa ed è riuscita a filtrare nel
nostro mondo. Non solo mostri da incubo sono il risultato di queste brevi
evasioni, ma anche suggestioni ed idee folli che hanno accompagnato alcuni dei
proprietari e dei visitatori di questa casa nella realizzazione di opere di tale
ingegno, uomini che non avrebbero mai immaginato nemmeno lontanamente di avere
le capacità per realizzarle. Sto parlando dei film di Folsomm, intrisi
dell'energia della creatura, ma anche di un certo H.P Lovecraft che qui
soggiornò per qualche settimana durante uno dei suoi viaggi lontano da
Providence.- a questo punto gli ologrammi presero la forma degli antichi
descritti nei racconti del famoso scrittore e quelle degli esseri di celluloide
e cattivi sogni di Folsomm.- L'influenza della creatura negli anni si è fatta
sentire sempre più ecco perché Los Angeles ha un alto tasso di apparizioni
ectoplasmatiche, case misteriose che sono state teatro di eventi delittuosi e
orribili per non parlare di Hollywood che è forse il frutto più degenere della
creatura stessa. Per capire la cosa dovreste vedere queste emissioni
soprannaturali, flebili se confrontate con l'effettivo potere dell'essere ma
comunque potenti, come fughe di gas soprannaturale.- l'ultimo ologramma fu la
grande scritta con la H sulla collina che sfumò come se il cielo dietro di lei
prendesse fuoco.
-La casa avrebbe dovuto impedire che la creatura
interagisse con le persone che la abitavano.- ringhiò il Fantasma.
-Vero ma nel tempo, come la creatura, iniziò ad avere
diciamo un sonno più leggero così la casa non riuscì più con l'efficacia
dell'inizio ad impedire che le sue energie uscissero oltre le sue mura. Sono
state queste, nella forma di un richiamo psichico di inaudita potenza, tanto da
uccidere una decina dei nostri canalizzatori del pensiero occulto, che noi
dell' A.I.M siamo venuti a conoscenza dell'essere e del luogo dove era stato
imprigionato.
-Ma la casa aveva già posto rimedio alla fuga di notizie
della creatura spingendo il Night Shift a trasformare questa villa nel suo
quartier generale.- concluse lo Straccione.
-Esatto. Ovviamente sapete già del nostro tentativo
fallito, mentre voi eravate da Corsoni a Las Vegas.
-Veniamo al punto che più ci interessa perché riguarda due
nostre amiche?. Cosa c'entrano Lupa e Lucciola in tutto questo?- il Fantasma
sentì la sua stessa voce incrinarsi come se il solo pensiero delle compagne
ferite e in balia di quegli uomini lo rendesse debole.
-La casa ha delle difese particolari e per superarle
avevamo bisogno che qualcuno di voi, immune al potere della villa, che, come
nei migliori film western, ci aprisse il fortino dall'interno.
-Stai parlando di Moonhuntress e di Wicked, i due membri del
Twilight Shift che sono venuti con noi dopo la vostra sconfitta nella sala dei
vaticini?
-La sconfitta del mio predecessore please- disse e aspirò
rumorosamente altra bibita con la cannuccia- comunque si loro due potevano
entrare qui perché la casa le avrebbe riconosciute.
-Ma noi eravamo la prima volta che le incontravamo... però
adesso che ci penso avevano e hanno qualcosa di familiare.
-Sono state un gentile omaggio di un certo personaggio che
odora di zolfo e cattive intenzioni e con cui, visto il suo curriculum, non
potevamo che stringere un patto.
-Chi diavolo sono Moonhuntress e Wicked?- gridò Cowan con
il fiato e il coraggio che gli rimanevano.
***
Le dita di Orion stavano per raggiungerla, gli sarebbe
bastato un semplice tocco per ucciderla. Sybil quasi non si accorse che di
colpo la luce viola era scemata e che un buio screpolato dalla luce che
filtrava dal corridoio e da alcune fessure nel mausoleo era sceso su di loro.
Il suo cervello funzionò in automatico e agì come se avesse ancora i suoi
poteri. Tornarono e le lunghe maniche del vestito di Dansen Macabre si
dipanarono come le ragnatele dell'Uomo Ragno. Imprigionarono i polsi di Orion e
ricoprirono le sue mani assassine.
Falena era tornata. In un attimo modificò il suo costume e
in quello successivo il suo pugno rinforzato di tessuto si scontrava con la
faccia d'acciaio di Orion. Questi cadde all'indietro e si accorse che la
macchina che annullava i poteri ai Night Shift non era più in funzione. Subito
dita gelide ed evanescenti si strinsero intorno al suo collo. Falena sapeva che
il Grimm lo stava strangolando. Non era da Barton indulgere in quel delirio
omicida.
Essere un fantasma lo stava cambiando, proprio come stava
succedendo a Percival, il fratello che senza il sostegno di lui stava
sprofondando nell'oscurità. Quel Percival per cui Falena aveva iniziato a
provare qualcosa. Non voleva che l'epitaffio di Orion diventasse realtà anche
se in quelle parole c'era un fondo di verità.
-Basta Barton. Non devi ucciderlo. Mi occuperò io di lui.
Il maledetto indossa un costume e questo lo rende una facile vittima dei miei
poteri. Orion si trovò legato alla macchina dai suoi stessi vestiti. La
maschera lo salvava nuovamente dall'umiliazione di far vedere il suo volto
contratto, i nervi tesi sotto la pelle, la rabbia per non riuscire a strappare
i suoi legami.
-Torniamo dagli altri.- ordinò Falena e il Grimm anche se
poco felice le ubbidì.
***
-Non ci posso credere.- Cowan espresse tutti i suoi dubbi
ma sapeva in cuor suo che quanto rivelatogli da Alfa non era altro che la pura
scioccante verità.
-Puoi fare a meno, ma questo non cambia che Moonhuntress e
Wicked sono in realtà le versioni di una realtà parallela di Lupa e Lucciola.
-Un mondo dove noi siamo stati uccisi da Corsoni nel suo
caveau e le uniche sopravvissute Lucciola e Lupa, cambiate dal terribile lutto
hanno formato una nuova squadra dei Night Shift - confermò il Fantasma che più
di tutti accettava le parole di Alfa.
Lui aveva percepito che c'era qualcosa di conosciuto in
quelle due eroine e forse anche per questo si era convinto di portarle con
loro. Era quello che si aspettava Alfa. Moonhuntress e Wicked sono state
riconosciute come non ostili dalla casa che ha trovato in loro le
caratteristiche e la struttura di Lupa e Lucciola.
-Perché Mefisto avrebbe dovuto prenderle dalla loro linea
temporale e metterle assieme a due persone che avevano stretto un patto con
lui, perché creare i Twilight Shift e soprattutto perché mettersi in affari con
voi?- Fantasma non aveva ancora il quadro completo mancavano però poche
pennellate.
-Credo che Mefisto abbia paura della creatura. La tema e
voglia stare dalla parte di chi l'avrà liberata quando si sveglierà. I Twilight
Shift sono serviti allo scopo, ma è stato necessario dopo avervi catturato sistemare
in camere di stasi Wicked, Moonhuntress, Lucciola e Lupa perché se
malauguratamente dovessero entrare in contatto potremmo aprire una grossa falla
nel continuum spazio temporale e questo rallenterebbe di molto i miei piani.-
guardò l'orologio – e' arrivato il momento in cui io andrò con il Mangiapeccati
e altri miei uomini a liberare la bestia e voi farete da bersaglio ai soldati
rimasti.- Alfa fece solo un gesto ai suoi. I grilletti dei fucili puntati sui
Night vennero solleticati dalle dita guantate.
I pentacoli iniziarono ad illuminarsi. Alfa si avviò verso
il punto della casa in cui c'era la porta segreta che avrebbe portato in basso,
nelle grotte che serpeggiavano sotto la casa e la scogliera.
Era ormai lontano quando le prime scariche partirono contro
i Night Shift. Li avrebbero inceneriti in un attimo. Era successo lo stesso a
Las Vegas, ma lì avevano i loro poteri, mentre in quel momento con i lampi che
dardeggiavano inesorabili non c'era nulla che li avrebbe protetti.
Cowan chiuse gli occhi sperando che la sua morte fosse
indolore. Non lo era il fatto che stava per lasciare il mondo senza aver
concluso molto nella sua vita. Colpa delle sue ossessioni, dei Jack Russell che
lo avevano sempre distolto da quella che poteva essere la sua carriera di
giornalista.
Il Fantasma si accorse prima di altri che i suoi polsi
stavano passando attraverso le manette. La sua intangibilità era tornata. Gli
bastò per farsi attraversare dal colpo, alzarsi e stendere il suo esecutore con
un pugno dritto in mezzo al casco. Il Dark Grimm formò dei piccoli semi nelle
mani e li gettò a terra creando dal nulla un grosso albero che con il suo
tronco deviò il colpo e con i rami trafisse due dei soldati dell'A.I.M.
Tick Tock si buttò d'istinto su Cowan avendo visto che in
ogni futuro era la cosa migliore da fare per evitare ad entrambi una bruciante
dipartita. Straccione si protesse dietro il tronco e Danse Dansen Macabre evitò
con un salto il suo biglietto per l'aldilà e strinse le gambe intorno al collo
del suo nemico spezzandoglielo senza la pietà che di solito accompagnava le sue
azioni. Quando Falena comparve sulla soglia la situazione era già stata risolta
in favore dei Night Shift. Il Fantasma sapeva che non c'era il tempo per darsi
delle pacche sulle spalle.
-Dobbiamo fermare Alfa prima che distrugga il mondo. Dark
Grimm Falena con me, gli altri dovranno occuparsi di Lucciola e Lupa e dei loro
io alternativi.
Falena fece la faccia di chi non ci aveva capito molto.
Stava per dire qualcosa sulla presenza di Barton ma lui, come già aveva fatto
con Lucciola, gli chiese di tacere. Lo Straccione afferrò il pentacolo su cui
era posizionato il proiettore degli incubi di Folssom.
-Questo vi può servire contro la creatura. Non chiedetemi
come lo so, la casa me l'ha comunicato. La casa lo ha trasformato in una specie
di bomba mistica. Le energie negative sono state invertite, ora servirà per
allungare il sonno al mostro che dorme sotto la villa.
Il Grimm si legò il pentacolo al petto attraverso dei
viticci creati dai suoi semi magici.
-Mi sembra di essere un kamikaze.- disse sfiorando il
pentacolo che iniziava a brillare come se la “bomba” mistica fosse stata appena
innescata. I due gruppi si separarono nel corridoio e Cowan adesso teneva uno
dei fucili dell'A.I.M e si sentiva un po' meno impotente.
Continua e finisce nel prossimo numero.